Per parlare di sphynx e di tutti i mici

Studiato il genoma del gatto

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Antica Torre
view post Posted on 10/2/2008, 13:14




Il primo sequenziamento del genoma di gatto domestico (Felis catus) è stato pubblicato sulla rivista "Genome Research".

A quanto riferisce l’articolo, il campione di DNA apparteneva a Cinnamon, un esemplare di quattro anni di razza abissina, la cui ascendenza è ben documentata per parecchie generazioni. Cinnamon è uno dei molti mammiferi che attualmente vengono analizzati utilizzando una tecnica di equenziamento “leggera” che produce una serie di dati grezzi.

Per dare un senso a tali dati, degli studiosi hanno effettuato un confronto con genomi di mammiferi già sequenziati e con studi di mappatura genetica sulla stessa specie di gatto. Nel fare ciò, hanno trovato che le sequenze ottenute da Cinnamon coprivano circa il 65 per cento delle regioni eucromatiche (cioè contenenti geni) del genoma felino.

l confronto con i genomi di altri sei mammiferi sequenziati recentemente (esseri umani, scimpanzé, topo, cane e mucca) ha permesso agli scienziati di identificare 20.285 presunti geni nel genoma del gatto. Inoltre, sono state individuate centinaia di riarrangiamenti avvenuti tra diverse linee filogenetiche di mammiferi da quando è avvenuta la separazione dal loro antenato comune, che si aggirava sulla Terra, allora dominata dai dinosauri, circa 100 milioni di anni fa.

Ora ci si aspetta che l’analisi della sequenza genomica porti non solo benefici per la salute degli animali da compagnia, ma anche a definire un eccellente modello per le patologie dell’essere umano, è questa la ragione per cui il progetto di ricerca è stato autorizzato dal National Human Genome Research Institute (NHGRI) tre anni fa.

I gatti domestici sono afflitti da circa 250 disturbi ereditari naturali, molti dei quali sono simili alle patologie genetiche degli esseri umani. Per esempio, il pedigree di Cinnamon è portatore di una mutazione genetica che causa la retinite pigmentosa. Il gatto domestico, inoltre, funge da eccellente modello per le malattie infettive, tra cui l’HIV/AIDS. Il virus dell’immunodeficienza felina (FIV) è un analogo del virus umano HIV che causa l’AIDS.

Utilizzando i dati della sequenza genomica, i ricercatori hanno identificato alcune centinaia di migliaia di variazioni geniche che possono essere utilizzate per determinare la base genetica per le più diffuse patologie genetiche. (fc)


Fonte dell'articolo

Mi sembra estremamente interessante questo articolo. Uno perché questo genere di pratica non produce effetti nocivi ai gatti che si sono sottoposti (si tratta di prelievi che permettono di isolare DNA) due perché questo può portare dei benefici tangibili ai nostri mici da compagnia.

Ci sono diverse patologie genetiche che aspettano ancora un test genetico che le possa individuare con precisione. In questo momento penso all'Hcm negli sphynx, malattia vigliacca perché il micio può essere portatore e non manifestarla per anni. Nel frattempo un allevatore può creare discendenza di quel gatto (perché testato negativo dall'ecografia) e rischiare, involontariamente, di mettere al mondo micini malati. Un test genetico permetterebbe di stabilire con precisione, da subito quali gatti sono portatori della malattia e quali no.

Speriamo in bene.... e speriamo che la ricerca possa evolvere nel rispetto di tutti gli esseri viventi.
 
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